La scuola è uno spazio fondamentale nella vita dei bambini e nella loro crescita. A scuola il bambino impara a relazionarsi con i compagni e con gli insegnanti e acquisisce quelle competenze emotive e cognitive che lentamente lo trasformeranno in un essere umano adulto, capace di inserirsi nella società in cui vive e di operare in essa per modificarla e migliorarla. La scuola svolge una funzione sociale, una funzione didattica, e una funzione formativa sui piccoli individui che le sono affidati: li prende, spesso poco più che neonati, e li trasforma nei cittadini e negli intellettuali di domani. La scuola risente fortemente di questo nuovo clima culturale: vorrebbe essere formativa, trasmettere un metodo di studio, accendere degli interessi, seguire le inclinazioni dei ragazzi, ma questo sta diventando sempre più difficile. La trasmissione di conoscenze, la cosiddetta istruzione, non è che un aspetto del suo operare, forse è l’aspetto più specifico, ma l’istruzione non ha alcuna possibilità di essere produttiva se non è basata su una profonda condivisione delle regole del vivere civile e su un contatto emotivo con i bisogni dei singoli che permetta l’espressione della loro creatività.
di Ornella Caccia
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