I premi e le punizioni a casa ai bambini di otto e nove anni
Alcune famiglie ricorrono a sistemi non molto diversi da quelli che possiamo trovare nelle classi, dove i bambini guadagnano ricompense e perdono privilegi. I genitori sono coinvolti in estenuanti trattative sul tempo da passare al computer o davanti alla televisione. L’ora di andare a dormire è forse il più comune fra i punti dolenti, specialmente quando vi sono più fratelli che rivaleggiano per la posizione. In certi gruppi, poi, dire di “essere in punizione” o di non poter toccare i videogiochi per una settimana fa guadagnare punti agli occhi dei pari. Proprio come in classe, il sistema di premi e punizioni può diventare talmente distante dall’esperienza emotiva (del bambino e del genitore) da diventare un meri esercizio di contrattazione. I bambini di otto e nove anni hanno certamente un senso della giustizia molto sviluppato. “Però non è giusto!” è il loro ritornello preferito. Di solito sono svelti a lamentarsi se pensano di essere stati trattati ingiustamente ricorrendo a paragoni su quello che fratelli e amici sono autorizzati a fare. Non esiste un modo infallibile di dare delle regole a bambini di otto o nove anni indisciplinati o irriguardosi, ma i genitori che si sforzano di entrare in contatto con l’esperienza emotiva del figlio e di capire che cosa ne guida i comportamenti hanno maggiori probabilità di farcela. Ai bambini servono confini e la consapevolezza delle conseguenza, però hanno anche bisogno di sapere che il loro comportamento produce un effetto e che a qualcuno interessa ciò che fanno.
Cosa sapere su tuo figlio – Biddy Youell