L’asilo e la scuola dei bambini con bisogni educativi speciali

L’inizio dell’asilo e della scuola è un’importante pietra miliare nella vita di un bambino. Il genitore del bambino con bisogni speciali può provare sentimenti contraddittori quando giunge questo momento. Esso può rappresentare la prima separazione. Affidare alle cure di altri un figlio che non è in grado di raccontare cosa è successo in tua assenza è una circostanza che può ingenerare molta ansia. Ci può essere il timore che le differenze del bambino vengano trascurate o tratte in modo inadeguato, inoltre è doloroso immaginare che egli possa comunque essere isolato o preso di mira con atti di bullismo.
Alcuni genitori pensano che il loro bambino con bisogni speciali debba stare all’asilo tutto il giorno per trarre beneficio dagli stimoli che lì gli vengono offerti. Altri ritengono al contrario che, poiché lo sviluppo del bambino è rallentato, gli farebbe bene trascorrere più tempo a casa anziché a scuola.
I genitori dovranno essere rassicurati riguardo alla presenza nell’istituto di attrezzature e altre risorse speciali necessarie al figlio, e attualmente ciò comporta talvolta la richiesta di una valutazione dei bisogni educativi speciali dell’alunno da parte dell’autorità scolastica locale. Questo processo può essere molto carico emotivamente, nel caso ad esempio in cui i genitori ritengano che l’autorità scolastica possa negare certe risorse indispensabili, un pensiero molto difficile da accettare. In questo caso, come in altri contesti, è difficile trovare il giusto equilibrio fra lottare affinché al figlio vengano offerte le migliori opportunità quando è lontano dalla famiglia e correre il rischio di impantanarsi in una “battaglia” che consuma energie e genera sofferenza.

Cosa sapere su tuo figlio – Pamela Bartram