La ricreazione e il gioco in cortile a otto anni

Il momento dedicato al gioco è una parte molto importante della giornata scolastica. Di norma, il bambino di otto o nove anni ha necessità di interrompere la permanenza in classe e, probabilmente, qualche minuto all’aria aperta gli giova. Tuttavia, a volte il tipico cortile della scuola è qualcosa di molto più complicato: è un microcosmo sociale nel quale i bambini scoprono se stessi, gli amici e l’amicizia, l’appartenenza e l’esclusione, i propri punti di forza e di debolezza e le gerarchie basate sull’età, sul genere, sulle capacità o anche solo sulla forza fisica. Per alcuni bambini, il cortile è un posto terrificante che eviterebbero a qualunque costo: si tratta dei bambini che si offrono di fare una commissione per l’insegnate nell’intervallo per il pranzo o che, quando si avvicina il momento della ricreazione costituisce un’occasione per eccellere, per dominare e per far colpo. Il cortile della scuola è il luogo in cui molti bambini mettono alla prova i rapporti sociali, specialmente a quest’età, nella quale cominciano a interessarsi all’idea di far parte di un gruppo e di avere un amico del cuore. Ovviamente, il cortile può essere un posto pericoloso se la sorveglianza è inadeguata.
Solitamente, in cortile, i bambini di otto e nove anni si dedicano alle più svariate attività. I maschi sportivi giocano a calcio e, a volte, riescono a partecipare al gioco dei ragazzi più grandi, i quali li accettano per completare la squadra o perché fra i più piccoli vi è un giocatore particolarmente dotato. Molte scuole hanno dovuto proibire ai ragazzi di portare la palla a scuola, giacché questa finiva con l’essere oggetto di “scambi forzati” o di veri e propri atti di bullismo.
Esistono altri giochi tradizionali da cortile. Le bambine di quest’età apprezzano particolarmente la “campana” e il salto della corda. Ciò nonostante, vi sono anche gruppetti di bambini che si ammassano sulle panchine o che ciondolano appoggiati al muro chiacchierando o spingendosi per guadagnare una posizione di preminenza. Qualche coppia, magari, vaga lungo il perimetro del cortile, ragazzine che si tengono a braccetto strette evitando chiunque tenti di frapporsi. Gli insegnanti dei bambini di otto e nove anni dicono che si tratta di una fascia d’età interessante, perché questi bambini vogliono davvero entrare a far parte di un gruppo, ma in realtà non ci riescono; la maggior parte di loro è ancora nella condizione di aver bisogno della sicurezza che deriva dall’avere un amico del cuore, anche se l’amico del cuore ogni tanto cambia. Non sono ancora in grado di gestire una conflittualità eccessiva.