Welcome Week — logopedista
Mangiare – il bambino di due anni
Nutrire un neonato è un compito in cui gli adulti giocano un ruolo fondamentale. Intorno ai due anni di età il bambino impara a prendere da solo un pezzetto di pane, a bere dalla tazza e a usare il cucchiaio. Ma qual è il significato di queste nuove capacità per lui e per i genitori?
Mangiare è un’attività densa di significato: per rimanere in vita dobbiamo mangiare. Niente quanto un neonato o un bambino con un buon appetito rende una mamma felice e ottimista. Infatti, in questo modo il bambino dimostra di avere curiosità per la vita, di apprezzare quello che...
I pasti in famiglia – il bambino di un anno
I pasti vengono spesso considerati un momento fondamentale nella vita della famiglia. Possono essere l’occasione in cui tutti si riuniscono, ognuno con i propri bisogni, e, anche nell’ordinaria quotidianità, si ha un investimento emotivo nel desiderio che tutto vada bene. Ovviamente, questo di per sé comporta delle pressioni e il pasto con la famiglia riunita può essere tanto un piacere quanto un momento di tensione emotiva.
Il tentativo di integrare il bambino di un anno in alcuni dei pasti con tutta la famiglia presente solitamente inizia un po’ di tempo prima, quando comincia a mangiare cibi solidi. All’età di un anno...
L’introduzione delle pappe
La personalità del bambino comincia a svilupparsi e a rivelarsi nella relazione con l’allattamento, al seno o artificiale. Quando si passa alla successiva fase fondamentale, quella del primo contatto con i cibi solidi, entra in gioco una serie di nuovi sentimenti e reazioni. Ancora prima che il processo cominci, il problema del momento migliore per l’introduzione dei cibi solidi è oggetto di grande dibattito e può suscitare emozioni intense. Spesso i genitori sono preoccupatissimi riguardo al momento giusto in cui compiere questo passo, se prima o dopo i fatidici sei mesi; chiaramente, si tratta di comprendere quando il bambino è...
La Disprassia Verbale Evolutiva
L’ambito della Disprassia Verbale Evolutiva – DVE – è un ambito molto vasto e dettagliato, in questo articolo ci proponiamo di introdurla.
La DVE è un disturbo centrale della programmazione dei movimenti necessari alla produzione dei suoni, sillabe e parole e della loro organizzazione sequenziale. Come indica il termine stesso “dis-prassia”, il disturbo interessa la prassia, intesa come i processi neuropsicologici che dirigono e controllano l’azione. Precisamente, colpisce la capacità di apprendere e produrre prassie, ovvero azioni e sistemi coordinati di azioni prodotti in seguito a un’intenzione e in funzione di un risultato. Il soggetto disprassico soffre, dunque, di una disabilità...
I ragazzi con DSA – Disturbi Specifici di Apprendimento - e i compiti delle vacanze
I compiti delle vacanze sono forse primi nella classifica delle attività meno gradite e ritenute ingiuste e inutili dagli studenti. Il costrutto di inutilità nasce soprattutto dal fatto che i ragazzi rivendichino il diritto al riposo o si sentano nel piccolo gruppo di coloro che eseguono gli esercizi, circondati dal girone più grande degli impuniti. Di fatto hanno invece una caratteristica di utilità che nasce proprio dalla loro peculiarità: per definizione, cioè vengono svolti in vacanza, durante la quale i ragazzi sono più riposati.
Gli studenti in genere, e quelli con Disturbo Specifico di Apprendimento a maggior ragione, durante l’anno scolastico...