Terzetti e problemi di sonno

Nel corso dello sviluppo, spesso fra i due e i tre anni di età, i bambini diventano curiosi a proposito della relazione fra i genitori. Tale interesse comprende ciò che succede tra mamma e papà quando il bambino è altrove e nulla è più stuzzicante di quel che può avvenire al buoi nel corso della notte. In questa fase dello sviluppo, il bambino deve riuscire ad affrontare il fatto, con i relativi sentimenti associati, di essere talvolta tenuto all’oscuro di ciò che avviene fra i suoi.
Probabilmente si sentirà escluso, solo e geloso e a volte potrà reagire a questa sfida emozionale cercando di intromettersi nella privacy della loro relazione.
Bambini che fino a quel momento hanno sempre dormito abbastanza bene possono cominciare a restare svegli la notte e spesso vanno nel lettone dei genitori, con l’intenzione, sovente inconscia, di vedere e magari impedire quel che sta avvenendo fra loro. I bambini limitati nelle loro capacità di movimento possono interromperli durante la notte chiamandoli o mettendosi a piangere. Anche quando il genitore è single, il bambino piccolo avrà ugualmente queste preoccupazioni e queste idee, che possono essere connesse nella sua mente al pensiero di essere messo da parte o sostituito da un nuovo bambino in arrivo.
Molti bambini con bisogni speciali possono essere soggetti a tali preoccupazioni come lo sono gli altri. Poiché il loro sviluppo intellettivo è più lento, questa fase dello sviluppo può manifestarsi più tardi del normale. Tuttavia, è probabile che queste idee e questi sentimenti svolgano un qualche ruolo nelle loro eventuali difficoltà connesse al sonno. La conoscenza di questa problematica influirà sul modo in cui i genitori si rivolgeranno al bambino insonne, sui metodi che adotteranno per rassicurarlo e sul grado di disponibilità ad acconsentire che si metta, a volte letteralmente, “in mezzo a loro” durante la notte.
Non è sempre facile per i genitori di bambini con bisogni speciali “vedere le cose nel lungo periodo”, un atteggiamento vincente quando si crescono dei figli. Forse ciò avviene a causa della natura irreversibile della disabilità. Possono avere un peso anche certe difficoltà particolarmente acute riguardo al distacco dai genitori. L’ombra del futuro, in cui il bambino si ritroverà incapace di vivere autonomamente, può incombere sul presente.
A questi genitori il pensiero rassicurante che “con il tempo passerà” può non venire in mente. Quel futuro può non essere immaginabile per loro.


Cosa sapere su tuo figlio – Pamela Bartram