Giocare da soli a otto o nove anni

Esistono bambini di otto o nove anni che non cercano mai di unirsi agli altri e che sembrano non sollecitare mai l’interesse o l’approvazione degli adulti. Questi bambini vengono a volte erroneamente descritti come “indipendenti” o “autonomi”, ma sarebbe meglio pensare a loro come a bambini che non hanno mai avuto l’opportunità di giocare con un adulto “giocherellone” ma attento, che condivida e celebri i loro successi. Il gioco in solitudine potrebbe essere solo un disperato tentativo di mantenere un equilibrio, di tenere a bada l’ansia e di gestire la solitudine. Se si tratta di un modello comportamentale radicato, può darsi che il bambino si sia creato un’illusione di autosufficienza onnipotente e che davvero non voglia compagnia. L’osservazione di un bambino che gioca da solo può mostrarcelo assorbito da un intensa vita immaginativa. Spesso, osservando da vicino, si scopre che il bambino che si pansa essere in un mondo tutto suo si trova, in realtà, in un luogo alquanto desolato e privo di vita.