Gli adolescenti – Quando c’è bisogno di aiuto

Nell’infanzia, i genitori e gli adulti di riferimento possono in parte aiutare i bambini a credere nell’utilità di comunicare, anziché agire d’impulso sulla base dell’emozione senza riflettere, stabilendo e incoraggiando il dialogo  nell’ambito della vita familiare. Ciò è leggermente diverso dall’incoraggiare i bambini a riempire e impadronirsi dello spazio normalmente riversato alle conversazioni e agli interessi degli adulti. Scoprire di avere un posto nel tempo e nei pensieri dei propri genitori e parenti è una ricchezza per un bambino, ma non è utile se questo vuol dire pensare di avere diritto di prendere per sé tutto il tempo dedicato alla conversazione e alla riflessione nella propria famiglia.
A molte persone non viene naturale esprimere e formulare in parole i propri sentimenti e a volte non si sa proprio che fare per aiutare i figli a sentirsi più sereni. Non è detto che le famiglie più riservate nelle loro esternazioni alimentino necessariamente delle difficoltà nel figli. Una preoccupazione diffusa fra i genitori e, in generale, fra gli adulti responsabili della cura di bambini, è quella di non riconoscere i segnali del fatto che un figlio sta lottando da solo contro l’ansia o un’altra forma di sofferenza psicologica, è utile considerare ciò che si sa a proposito del bambino dieci o dodici anni precedenti.
In sintesi, se è difficile immaginare di mettere a punto una serie di criteri da utilizzare per valutare l’esistenza di una preoccupazione o di un problema nascosto, la memoria di qual è stato l’atteggiamento del bambino e il ricordo degli eventi passati possono fornirci comunque degli utili indicatori di cambiamento. Ad esempio, i bambini da sempre schifiltosi in fatto di cibo possono diventarlo ancora di più nei periodi di cambiamento o di stress e poi ritornare a un modo di fare abbastanza prevedibile una volta che si sentono più a loro agio. In un altro bambino, un’improvvisa perdita di appetito potrebbe avere maggiore rilevanza. Mentre i bambini di dieci-undici anni hanno già dei meccanismi di barriera piuttosto sviluppati e sono in grado di non lasciarsi sconvolgere in modo evidente come i bambini più piccoli, di fronte a un cambiamento duraturo d’umore e di atteggiamento è il caso di chiedersi se ci siano nuove fonti di stress nel loro ambiente.

Cosa sapere su tuo figlio - Rebecca Bergese