Un importante studio dell’Università di Pisa (Cipriani et al.) ha permesso di differenziare tre sottogruppi di bambini con ritardo del linguaggio di tipo espressivo o recettivo-espressivo
- Bambini con ritardo transitorio (recupero entro 36-40 mesi) late bloomers
- Bambini con recupero tardivo (entro i 4 anni)
- Bambini con evoluzione in DL
Gli elementi utili per valutare il grado di rischio per una compromissione del linguaggio sono l’età, la severità e il tipo di compromissione linguistica, la presenza o meno di turbe affettive e comportamentali.
Questi studi servono per procedere ad un monitoraggio, anche ravvicinato (2-3 mesi), dei bambini con ritardo del linguaggio (es: un bambino di 24-30 mesi che presenta una riduzione del vocabolario di produzione associata ad un inventario fonetico molto ristretto e ad un deficit di comprensione), coinvolgendo la famiglia che dovrà adeguare il linguaggio con appropriatezza, sostenere i tentativi di comunicazione, utilizzare un lessico semplice e chiaro, accompagnato da un rinforzo gestuale e di facile comprensione.
I genitori devono rendersi conto che bisogna incrementare il grado di responsività e le qualità delle interazioni comunicative con il loro bambino; far conoscere ai genitori le tappe normali di sviluppo del linguaggio e della sua variabilità, può aiutarli ad osservare meglio i cambiamenti del proprio bambino ed acquisire maggiore consapevolezza di ciò che può fare in una certa fase del suo sviluppo, permettendo di capire quali siano i suoi limiti e le sue capacità, guidandoli anche nella scelta dei giocattoli più appropriati e al tipo di stimolazione verbale da utilizzare.
Il coinvolgimento dei genitori permette di conoscere a fondo le capacità del bambino e di adeguarsi al suo sviluppo. Se intorno ai 34-36 mesi non si osservano cambiamenti del quadro linguistico bisogna intervenire con un trattamento riabilitativo. Nei casi invece dove si nota un miglioramento del vocabolario espressivo e del repertorio fonetico e si avvia il processo di grammaticizzazione conviene lo stesso continuare un rapporto di counceling con i genitori ed effettuare controlli trimestrali per verificare la costante evoluzione e la stabilità delle acquisizioni del bambino.