Un genitore deve essere davvero determinato per sottoporsi alle pressioni che arrivano dal mondo che circonda i propri figli. Prima accadeva che i pochi bambini che non avevano il televisore a casa si trovassero in difficoltà con i compagni quando si trattava di sapere quel che succedeva nei vari programmi. Adesso, ci si aspetta, o almeno i bambini si aspettano, di avere il televisore in camera. Sono portati a credere che tutti lo abbiano. Sono anche portati a credere di essere gli unici che non possiedono una console, un lettore DVD, un lettore mp3 e un computer. Sul volgere del millennio pareva davvero che questa sarebbe diventata la norma. Da allora è cominciata la reazione opposta e, ora, i genitori vengono incoraggiati a porre restrizioni ai propri figli riguardo al guardare la televisione, a togliere la TV dalle camerette, a limitare il tempo dedicato ai videogiochi e via dicendo. Rimane da vedere quanto questa campagna sarà efficace e se servirà ad arginare l’avanzata dell’armata del mercato, che sembra inarrestabile.
Vale comunque la pena notare che, se usate nel modo giusto, le innovazioni elettroniche e digitali possono avere un’importanza enorme nella vita dei bambini. In particolare per i bambini che si trovano a metà del periodo della latenza, periodo in cui hanno difficoltà a defilarsi rispetto al trambusto delle relazioni per passare un po’ di tempo ad affinare nuove abilità e ad acquistare nuove conoscenze, un programma informatico o un videogioco possono fornire al bambino un ambiente di apprendimento che è in grado di gestire e degli obiettivi che è in grado di raggiungere. I programmi di videoscrittura, inoltre, possono aumentare la fiducia in se stessi dei bambini che hanno difficoltà a scrivere e molti programmi di grafica sono in grado di promuovere la creatività.
Cosa sapere su tuo figlio – Biddy Youell
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