I primi anni di scuola primaria e qualche possibile preoccupazione sul cibo

Il cibo simboleggia l’amore e le cure che i genitori offrono ai figli. Quando il bambino era più piccolo la sua alimentazione era controllata completamente dall’adulto, ma ora lo è molto meno. Di questi tempi ci si preoccupa parecchio per la qualità del cibo servito in mensa a scuola, per le pubblicità televisive di cibi grassi, zuccherini o pieni di sale che interrompono i programmi per i bambini e per le pressioni dei coetanei in campo alimentare. L’obesità è un problema grave in molte società occidentali. Cosa può fare un genitore per preservare la salute dei figli? Un aspetto importante da considerare è che i bambini possono avere difficoltà di scelta: tendenzialmente vogliono essere come gli altri. La maggior parte delle mense scolastiche servono anche cibi sani, ma per gli alunni può non essere facile sceglierli. Alcuni genitori aggirano l’ostacolo preparando dei piatti pronti da portare a scuola. A volte un bambino preferisce portarsi il cibo da casa per un certo periodo ma poi supplica i genitori di tornare al cibo della mensa; altre volte invece accade il contrario, a seconda di ciò che fanno gli amici. Può anche accadere, quando i bambini hanno più o meno quest’età, che improvvisamente decidano che i broccoli, i pomodori o altri cibi fino a quel momento graditi non gli piacciano più, e questo fenomeno può a volte essere connesso ai conflitti con l’autorità. Di fatto in generale i piccoli capricci alimentari si attenuano con il tempo, quando il bambino vede i suoi familiari che apprezzano ciò che mangiano e quando i pasti non sono troppo stressanti.

Cosa sapere su tuo figlio - Corinne Aves