Nella seconda metà del primo anno di vita del bambino si assiste a una vera e propria rivoluzione. Il bambino capace di esplorare il mondo solo nel momento in cui arriva direttamente alla sua portata o entra nel suo campo visivo si trasforma in un cucciolo avventuroso che si sposta con progetti e idee sue. Molti genitori ritengono che questa sia una delle fasi più piacevoli. Il bambino comincia a mostrare il suo interesse nei confronti della vita, si entusiasma per ogni abilità che apprende e inizia a esprimere il proprio divertimento, umore e affetto. Se qualcosa non gli piace, è in grado di protestare molto efficacemente.
Come abbiamo visto, nella fase della sua vita le emozioni dei genitori e del bambino sono così strettamente correlate che è virtualmente impossibile sapere con certezza a chi appartiene cosa: ognuno degli attori in gioco è fortemente influenzato dagli altri.
Arrivato a questo punto, il bambino conosce molto meglio le proprie emozioni e comincia a sviluppare la capacità di notare che anche le persone intorno a lui ne provano. Fino a questo momento è stato influenzato dagli stati mentali dei genitori senza sapere consapevolmente “niente di loro”.
Ora che comincia ad avere un senso di se stesso come persona, comincia lentamente anche a osservare, apprendere e pensare agli stati d’animo e ai comportamenti degli altri. Si prepara la scena per le relazioni molto più complesse, stimolanti e gratificanti.
Cosa sapere su tuo figlio - Sophie Boswell