La maggior parte degli adulti avverte in modo intuitivo che un bambino appena nato può trovare consolazione in quelle cose che gli sono più familiari. Si tenta dunque di riprodurre il più possibile le condizione della vita intrauterina, avvolgendolo saldamente, mantenendolo al caldo, permettendo di sentire le voci della mamma e del papà che riconoscerà per averle sentite già quando era nella pancia. E naturalmente offrendogli il latte appena mostra di averne bisogno.
Anche dal punto di vista mentale, il neonato ha bisogno che le sue emozioni siano avvolte e tenute insieme, dato che teme che tutta la confusione che avverte dentro di sé possa essere ingestibile. A volte anche senza esserne consapevole, la mamma, che è ancora strettamente connessa e in sintonia con il neonato, riesce istintivamente a rispondere a livello profondo al disagio del bambino. Anche se magari non si sente all’altezza o è insicura rispetto a ciò che deve fare, il suo essere completamente assorbita dal neonato e le emozioni intense che prova nei suoi confronti sono proprio ciò di cui il bambino ha bisogno per sentirsi meno solo ed estraniato.
Cosa sapere su tuo figlio – Sophie Boswell