Perché per i nostri bambini e i nostri ragazzi, così come per noi, è importante sfogarsi, esprimersi, senza reprimere niente

Per ciò che concerne le emozioni negative, in particolare la rabbia, il mio consiglio è di esprimerle. Reprimerle non serve. Non dico di sfogarti su qualcuno…se senti che qualcosa ribolle dentro di te, va’ in una stanza e piangi, urla, disperati, entra totalmente in quello stato d’animo. Anziché pensare che stai facendo qualcosa di sbagliato, lascia che accada.
In realtà si tenta di osservare dall’esterno le proprie emozioni negative, per controllarle, per reprimerle.
Quindi, come prima cosa, permettine l’espressione. Non c’è nulla di male in quelle tempeste emotive: non sei fatto di legno, tutto qui. Sii vivo, e se senti che ti potresti veramente scatenare, va’ in una stanza e sfogato; nel giro di cinque, sette minuti passera tutto e ne uscirai estremamente limpido, ripulito.
In questo modo non passerai l’intera giornata a piangere o disperanti oppure rimurginarci: se ti reprimi, potrebbe accadere. Reprimendoti, le cose si accumulano; se ti sei represso per giorni, piangerai ininterrottamente e diventerà uno stato d’animo gravoso. Ogni tanto è bello ed è giusto piangere, ma piangere tutto il giorno è stancante, ti esaurisce. Ogni tanto, piangere o liberarsi per cinque o dieci minuti ti ripulisce, ti rinnova: libera il tuo organismo da quel veleno. Sarai più benevolo con tutti, sarai più allegro e giocoso.
E questo vale per ogni emozione: lasciale spazio, non c’è nulla di male a farlo.